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Mike Lood
, Ask Officer Pepperspray

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Arte, Mark Flood, Mike Lood, mostre, Peres Project:

Mike Lood è lo pseudonimo scelto dall’artista americano Mark Flood per la sua recente mostra personale da Peres Project a Berlino. Muovendosi tra arte, musica e critica sociale (Flood comincia agli inizi degli anni Ottanta, un periodo in cui l’America assiste alle politiche restrittive di Ronald Reagan), Flood sovverte le regole dei mass media che ci indicano quali celebrità adorare, quali prodotti usare e fondamentalmente come ci dobbiamo comportare.

Per Ask Officer Pepperspray, Flood presenta una serie di nuovi lavori, nei quali trasforma i messaggi unidirezionali delle grandi corporations alterando i simboli alla base delle loro strategie di comunicazione. I loghi di brand famosi –che in qualche modo definiscono la nostra cultura e la nostra vita quotidiana– sono stampati su tele dalle grandi dimensioni e distorti al punto tale da renderne difficile un primo riconoscimento. Allestiti a fianco di altrettanto grandi dipinti in cui l’artista imprime un suo messaggio, offrono al visitatore nuove possibilità di interpretazione e nuovi significati grazie ai quali decifrare gli obiettivi, e gli ordini, di queste potenti multinazionali.

Nei suoi testi Flood introduce volontariamente errori di ortografia o mescola messaggi pubblicitari ad asserzioni macabre per farsi beffa delle convenzioni e criticare i processi di manipolazione messi in atto dall’industria dei media e della comunicazione. Il risultato, dunque, sono nuovi messaggi o slogan come “Destroy The Evidence, Fantasize About Violence, Disable Your Conscience”, e grandi sculture a forma di hamburger McDonald’s (“Fuck Me Burger”) e caramelle M&M’s (“Eat Pusy”)

Mark Flood
Mike Lood 
Ask Officer Pepperspray
fino al 9 novembre
Peres Project, Berlino
www.peresprojects.com

 


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