Arte, Gerard Byrne, mostre, Stoccolma:
“Art of Memory” è una serie di progetti espositivi presentati fino al 24 novembre a Stoccolma in varie istituzioni della capitale svedese: Bonniers Konsthall, Haunted Palace, Jewish Museum, Music and Theatre Library, Observatory Museum, Stockholm Public Library, Strindberg Museum e Vasaparken. Tre le personali ospitate dalla Bonniers Konsthall e dedicate ad altrettanti artisti internazionali come Gerard Byrne, Cecilia Edefalk e Alina Szapocznikow che, attraverso le loro opere, affrontano una questione cruciale nell’arte di oggi: come la memoria, collettiva o personale, dà forma e influenza le nostre vite?
Byrne (Irlanda, 1969) reinventa e manipola fatti trascurati della nostra storia recente. Edefalk (Svezia, 1954) presenta dei quadri e ne documenta i luoghi e i contesti dove sono stati esposti in precedenza. Per la mostra dedicata all’artista polacca Szapocznikow (1926) sono riuniti sculture e disegni realizzati dagli anni ’50 al 1973, riportando a galla, grazie alla presenza di documenti provenienti dal suo archivio personale, la storia di una pratica artistica che ormai appartiene al passato.
Un’installazione sonora dell’artista finlandese Hans Rosenström (1978) collega tre sedi espositive: il Vasaparken Park, il Jewish Museum e la Stockholm Public Library e s’interroga sul rapporto tra memoria e tecnologia digitale nel nostro presente. All’Observatory Museum, l’artista svedese Ann Böttcher (1973) presenta dei disegni in matita che analizzano come l’albero sia
diventato nelle differenti epoche storiche il simbolo dei movimenti nazionalisti così come l’emblema della malinconia e del pessimismo.
Il progetto intitolato “Museum of Lost Constellations” e concepito dal gruppo di artisti e curatori d’origine indiana Raqs Media Collective occupa un ruolo centrale in “Art of Memory”. Ospitato nell’Observatory Museum, presenta degli oggetti storici e li mette in relazione con la collezione permanente del museo. L’obiettivo è di esplorare le modalità con cui le costellazioni sono state nominate a partire dal 1930. In quell’anno sono stati fissati i nomi ufficiali di 88 costellazioni e di conseguenza sono stati
cancellati nella memoria scientifica i nomi immaginari (renna, fenicottero, fiume Tigri, tartaruga e molti altri) con cui sono state designate per secoli.
“Art of Memory”
4 settembre – 24 novembre 2013
Bonniers Konsthall e altre istituzioni di Stoccolma, Svezia