Arte, Jason Rhoades, mostre:
Nonostante il riconoscimento della critica, la vera acclamazione pubblica di Jason Rhoades (1965 – 2006) è arrivata –come spesso accade purtroppo– solo dopo la sua prematura morte, al punto tale da essere considerato, da una parte della critica, uno dei più interessanti artisti della sua generazione. Nonostante le origini americane –Rhoades infatti è nato e vissuto a Los Angeles– il suo lavoro è molto più conosciuto nella vecchia Europa, che gli ha dedicato negli anni una serie di mostre (memorabile la retrospettiva del 2007, solo un anno dopo la sua morte, all’Hamburger Bahnhof di Berlino).
Ora, a circa sette anni dalla sua scomparsa, l’Institute of Contemporary Art di Philadelphia gli dedicata la prima grande retrospettiva organizzata da un’istituzione museale americana. La mostra occupa tutti gli spazi dell’ICA con alcune grandi installazioni, rappresentative del lavoro di Rhoades, e apre nuovi orizzonti per un’indagine e uno studio approfondito dei linguaggi e delle tecniche utilizzate dall’artista. Eccessiva e spettacolare, come eccessivi e spettacolari sono gli stessi lavori di Rhoades, la mostra è suddivisa in quattro aree tematiche o percorsi (ecco motivato il titolo scelto dalla curatrice Ingrid Schaffner) e immerge letteralmente il visitatore all’interno di un’atmosfera volontariamente caotica, esagerata e se vogliamo anche politically uncorrect, ma allo stesso tempo densa di ironia e soprattutto emozionante.
Jason Rhoades, Four Roads
fino al 29 dicembre 2013
ICA, Philadelphia
www.icaphila.org