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Electromagnetic all’Henie Onstad Kunstsenter, Oslo

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Arte, Avanguardie, Henie Onstad Kunstsenter, mostre, Oslo:

L’Henie Onstad Kunstsenter è letteralmente una sorpresa. Lo è innanzitutto perché non ci si aspetterebbe di visitare un tale museo nel mezzo della bellezza solitaria dei fiordi norvegesi (a qualche chilometro di distanza da Oslo) in una zona che vale di per se la fatica di organizzare una gita fuori porta. In secondo luogo, lo è per l’incredibile qualità dei progetti espositivi che costantemente animano questo splendido edificio. Costruito alla fine degli anni Sessanta su volontà di Niels Onstad e Sonja Henie (lui industriale e collezionista, lei campionessa di pattinaggio sul ghiaccio e attrice) per ospitare la loro collezione di arte contemporanea, fu in seguito donato alla città di Oslo. Il nome, centro anziché museo, fu espressamente scelto dai due collezionisti, per sottolineare la loro volontà a farlo diventare un luogo di sperimentazione e di produzione artistica, e non semplicemente un contenitore.

Oggi l’Henie Onstad Kunstsenter è diventato un punto di riferimento per la ricerca artistica contemporanea, dentro e fuori il territorio norvegese, e si è imposto a livello internazionale per la qualità dei progetti espositivi e per la cura con cui vengono prodotti cataloghi e attività collaterali. Dopo la mostra dedicata al pop feminism di Marie-Louise Ekman, Sister Corita Kent, Martha Wilson e Mladen Stilinovic, ha inaugurato la scorsa settimana un nuovo interessante progetto espositivo. Intitolata Electromagnetic – Modern Art in Northern Europe, 1918–1931, la mostra offre un’opportunità unica per analizzare da vicino l’influenza che gli artisti del nord Europa hanno avuto nello sviluppo e nella definizione della pittura moderna. Furono molti, infatti, gli artisti scandinavi che tra gli anni Venti e Trenta ebbero un ruolo di rilievo nello sviluppo di un nuovo linguaggio pittorico internazionale – quello delle avanguardie per capirci. Ritornati nei propri paesi d’origine e lontani dai principali centri di produzione dell’arte (Parigi prima fra tutte), questi artisti furono spesso dimenticati o tenuti ai margini degli sviluppi futuri di alcuni di quei movimenti che avevano contribuito a sviluppare.

La mostra include circa 150 lavori, di artisti come gli svedesi Otto G. Carlsund e Gösta Adrian-Nilsson, i norvegesi Thorvald Hellesen e Charlotte Wankel, il lettone Gustavs Klucis, o l’estone Märt Laarman.

Electromagnetic – Modern Art in Northern Europe, 1918–1931
dal 27 settembre al 15 dicembre 2013
Henie Onstad Kunstsenter, Olso, Norvegia
www.hok.no


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